Abstract
L'articolo indaga a vari livelli strutturali del romanzo "Il coraggio del pettirosso" (rete metaforica, dialogismo diegetico, dialogismo come fenomeno di voce, strategie discorsive messe in atto dalla voce narrante, stile colloquiale) la complessa realizzazione testuale del genere narrativo /racconto in prima persona d'una storia di formazione/. Dopo aver individuato, sulla base di considerazioni d'ordine tematico e quantitativo, la prevalenza di tale genere romanzesco (se pure intrecciato ad altri), se ne ricostruiscono le tracce in vari ambiti d'analisi, rilevando in particolare l'importanza assunta nel romanzo dal piano dell'enunciazione come luogo privilegiato di manifestazione del soggetto quale esperiente una vicenda di maturazione. Il protagonista, qui, non solo si rappresenta in ciò che enuncia e riferisce, ma anche e soprattutto si svela nelle modalità specifiche del proprio discorso: la sua parola segue il percorso esistenziale di cui ci dà testimonianza, l'ostinata ma anche fatale formazione di sé come portavoce epico di un popolo muto e diseredato. La progressiva costituzione del senso della propria vicenda, attraverso una quête che spazia in diversi ambiti, oltre ad essere manifesta a livello di enunciato (nei fatti), è soprattutto realizzata a livello di enunciazione, dove il sé fittizio si costruisce discorsivamente.
Originalsprog | Italiensk |
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Tidsskrift | Revue Romane (ISSN: 0035-3906) |
Vol/bind | 33 |
Udgave nummer | 2 |
Sider (fra-til) | 269-288 |
Status | Udgivet - dec. 1998 |